TELL ME OTELLO - L'Otello di William Shakespeare è una delle tragedie più conosciute ed una delle più frequentate. La vicenda del Moro di Venezia e della sua amata Desdemona travalica i confini dei secoli e ci offre sempre nuovi momenti di riflessione ed interpretazione.La figura dell’infido Iago rimane ancora quella di un personaggio di inaudita feroci, attuale in tutte le epoche, a voler sottolineare quanto le malvagità umane possa sconfiggere perfino i cuori più leali. La nostra lettura parte dalla prima scena del secondo atto. Siamo a Cipro, davanti al porto, dove alcuni soldati veneziani attendono l’arrivo del nuovo governatore dell’isola, il mitico generale Otello, accompagnato da sua moglie Desdemona, del suo luogotenente Cassio e dell’epico Iago. Aspettano oggi, cosi come secoli fa, un uomo coraggioso che li difenderà dai nemici turchi. Aspettano indolenti, privi d’aspettative e nel frattempo raccontano una vicenda che hanno vissuto centinaia di volte, come attori Beckettiani in attesa del nulla. Le pareti scettiche di un porto che somiglia più ad una tomba, assumono il ruolo di protagoniste, come fossero le pagine stesse dell’opera Shakespeariane. Tutto si muove nei pochi metri prestatici di un palcoscenico. I personaggi, oramai impostati con le parole stesse che riesumano dai secoli, assumono ruoli diversi, in base al momento e alle emozioni. Siamo tutti Otello, tutti Iago, tutti Desdemona e tutti Cassio, viviamo di lontani aneliti di vita che amiamo ricordare per non vivere il presente nel quale tutto è compiuto da secoli e niente può cambiare. Ma nel folle intreccio sugli avvenimenti, i nostri personaggi hanno la forza per riscrivere un finale diverso dove i buoni stanno con i buoni e i cattivi soccombono. L’amore può e deve essere salvato, è una licenza che prendersi per continuare ancora a credere che Otello, il coraggioso, il leale, Otello l’innamorato, arriverà per darci ancora la fiducia nel futuro.